martedì 29 marzo 2011
Aumento dell'accisa per finanziare il fondo dello spettacolo
Si era partiti con l'invenzione un’estrazione in più del lotto, riservata esclusivamente a dare fondi per il patrimonio artistico.
Successivamente il Fus, Fondo Unico per lo Spettacolo, era passato sotto le forche caudine dei tagli di spesa statali e il gettito era stato fortemente ridotto nonostante le notevoli proteste da parte di tutto il settore. Per trovare una soluzione e ridestinare comunque i fondi tolti allo spettacolo si era anche ipotizzato di aumentare di un euro il costo dei biglietti del cinema ma anche qui le proteste enormi da parte di tutti gli operatori del settore hanno conseguito una
seconda marcia indietro.
Ora il Governo ha approvato l’aumento delle accise sulla benzina di due centesimi (+ IVA al 20%).
Tutti i cittadini quindi pagheranno di tasca loro i tagli che il Governo ha operato sul settore dello spettacolo.
Non male per un esecutivo che già prima del suo insediamento prometteva di non metter mano nelle tasche degli italiani!
Poi la colpa del caro benzina cercheranno di farci bere che sarà dell'Euro, della Libia o del Giappone. In verità ad ogni centesimo di aumento del carburante, grazie alle accise ed all'IVA applicata ed esse, lo Stato intasca i proventi di nuove tasse che il cittadino magari non percepisce di pagare.
mercoledì 23 marzo 2011
20 euro per sostegno a Ghedini?
Secondo un articolo de "Il giornalettismo" c'è chi afferma che i partecipanti del gazebo fatto a sostegno dell'avv. Ghedini, impegnato a difendere Silvio Berlusconi nel processo Mills, siano pagati 20 euro al giorno piu’ un panino per il pranzo. Sempre secondo questo quotidiano, questo fatto sarebbe confermato anche da alcuni presenti.
Ad andare più in profondità è Paolo Colonnello sulla Stampa:
Pensionati, disoccupati e qualche giovane, perfino un extracomunitario, tutti con un fiocco azzurro al petto, «simbolo di libertà». Ma forse non tutti così militanti, visto che fotografi e
cameramen giurano di aver riconosciuto alcuni figuranti dei programmi televisivi Mediaset e dato che qualche giovane si è lasciato candidamente scappare di aver guadagnato, per la presenza un po’ scalmanata a palazzo di giustizia «20 euro e un panino, ma non si può
dire». Vocianti e plaudenti, al grido di «Silvio è bravo, Silvio è unico», i supporter hanno regalato delle vere ovazioni ai difensori del Cavaliere, Piero Longo e Niccolò Ghedini, secondo il quale «questa accoglienza è il segno che la gente comincia a capire cosa sono questi processi a carico del Presidente».
Non male però, è facile avere sostegno a pagamento.
Proprio in un sondaggio pubblicato a "Ballarò" oggi ci sono due italiani su tre che reputano negativo l'operato del Presidente del Consiglio e di questo Governo: il doppio di coloro che lo ritengono positivo...
Ad andare più in profondità è Paolo Colonnello sulla Stampa:
Pensionati, disoccupati e qualche giovane, perfino un extracomunitario, tutti con un fiocco azzurro al petto, «simbolo di libertà». Ma forse non tutti così militanti, visto che fotografi e
cameramen giurano di aver riconosciuto alcuni figuranti dei programmi televisivi Mediaset e dato che qualche giovane si è lasciato candidamente scappare di aver guadagnato, per la presenza un po’ scalmanata a palazzo di giustizia «20 euro e un panino, ma non si può
dire». Vocianti e plaudenti, al grido di «Silvio è bravo, Silvio è unico», i supporter hanno regalato delle vere ovazioni ai difensori del Cavaliere, Piero Longo e Niccolò Ghedini, secondo il quale «questa accoglienza è il segno che la gente comincia a capire cosa sono questi processi a carico del Presidente».
Non male però, è facile avere sostegno a pagamento.
Proprio in un sondaggio pubblicato a "Ballarò" oggi ci sono due italiani su tre che reputano negativo l'operato del Presidente del Consiglio e di questo Governo: il doppio di coloro che lo ritengono positivo...
venerdì 18 marzo 2011
Il giorno 26/10/2010 Berlusconi ha dichiarato da Lesmo che i lavori per la prima centrale nucleare italiana inizieranno entro il 2013.
«Stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei cittadini francesi e portarle qui da noi». Quanto ai tempi, Berlusconi ha attribuito al ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola il desiderio di avviare i lavori per realizzare la prima centrale «entro l'attuale legislatura, cioè entro il 2013». Berlusconi ha ribadito che dal suo punto di vista «il nucleare è una fonte di energia a cui
nessun paese può rinunciare. Noi eravamo all'avanguardia - ha detto - tanto che nel '67 avevamo ben tre centrali funzionanti, ma poi sotto la spinta degli ecologisti estremi abbiamo dovuto rinunciare. Oggi non è possibile restare fuori da questa opportunità».
Oggi 18/32011 il titolare dello Sviluppo economico, Paolo Romani ha precisato "chi fa politica sa che non si può fare un impianto nucleare contro una Regione ostile".
Quali sono le regioni ostili? Tutte, con l'eccezione di Lombardia,Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Se l'Italia deciderà di procedere nell'avviare i lavori per le centrali nucleari, è quindi molto probabile che ad ospitare una di queste sarà una di queste tre regioni. I cittadini sono avvisati...
lunedì 14 marzo 2011
Borghezio a Lampedusa
Il leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, ha fatto visita oggi a Lampedusa per “parlare dei problemi dei flussi migratori di clandestini”. Con la Le Pen a Lampedusa è arrivato il suo carissimo amico leghista Mario Borghezio.
I ragazzi dell’isola protestano: “Siamo lontani dal modo di vedere le cose di Borghezio e Le Pen”. Continua il volantino: “Allo stesso tempo non vogliamo essere coinvolti in inutili polemiche politiche di personaggi che intendono farsi pubblicità o propaganda di partito sulle nostre spalle. Lampedusa è terra di accoglienza e solidarietà. Ripudiamo il razzismo e la xenofobia in tutte le sue forme ed espressioni”.
Il portavoce del comitato giovanile di Lampedusa, Tommaso Sarma, spiega ancora: “Vorremmo concentrarci di più su quello che riguarda l’isola e noi stessi. Partiamo dall’emergenza che ha a che fare con queste povere persone, ma siamo sorpresi di tutta questa attenzione. Ricordiamo che da Lampedusa passa solo il 10% del flusso migratorio diretto a nord”.
Sicuramente la situazione dell’isola non è facile e il problema dell’immigrazione va gestito in maniera razionale possibilmente in una dimensione europea.
Per l’appunto razionale e magari senza soffiare sul fuoco del razzismo e della paura del diverso!
I ragazzi dell’isola protestano: “Siamo lontani dal modo di vedere le cose di Borghezio e Le Pen”. Continua il volantino: “Allo stesso tempo non vogliamo essere coinvolti in inutili polemiche politiche di personaggi che intendono farsi pubblicità o propaganda di partito sulle nostre spalle. Lampedusa è terra di accoglienza e solidarietà. Ripudiamo il razzismo e la xenofobia in tutte le sue forme ed espressioni”.
Il portavoce del comitato giovanile di Lampedusa, Tommaso Sarma, spiega ancora: “Vorremmo concentrarci di più su quello che riguarda l’isola e noi stessi. Partiamo dall’emergenza che ha a che fare con queste povere persone, ma siamo sorpresi di tutta questa attenzione. Ricordiamo che da Lampedusa passa solo il 10% del flusso migratorio diretto a nord”.
Sicuramente la situazione dell’isola non è facile e il problema dell’immigrazione va gestito in maniera razionale possibilmente in una dimensione europea.
Per l’appunto razionale e magari senza soffiare sul fuoco del razzismo e della paura del diverso!
giovedì 10 marzo 2011
Elisa Toti: seimila euro per una settimana con Silvio
Elisa Toti: seimila euro per una settimana con Silvio. Ma sono sono in condizoni pietose e preoccupata per la sua salute!
Dai verbali del caso Ruby che vede il nostro Silvio indagato per concussione e prostituzione minorile.
Elisa Toti, una delle ospiti dei Bunga Bunga, telefona alla madre Anna per raccontarle i suoi compensi in una conversazione intercettata e allegata alla richiesta di giudizio immediato dei pm milanesi per Silvio Berlusconi, imputato per il caso Ruby.
Seimila euro per aver trascorso quasi una settimana con Papi Silvio assieme ad altre ragazze.
Sempre madre e figlia, la sera del la domenica che chiude il ponte dell’Epifania, sono al telefono. Elisa spiega di essere “appena tornata a casa” e aggiunge di essere “preoccupata per la salute di lui”. La madre, invece, sembra preoccuparsi di altro: “Senti eeee quanto v’ha dato?”. La figlia: “Cinque più quegli altri mille quindi, quindi sei”. La signora Anna è contenta: “Dici niente? Capito? poi che vi ha detto quando lui vi ripotrà vedere”. Risposta: “Ce lo dirà lui”.
La ragazza racconta di essere stata “una settimana (…) mamma mia una cosa allucinante”.
Quindi è stanca: “Non ti puoi immaginare in che condizioni sono guarda (…) sono in condizioni pietose, pietose proprio (…) ora mi ci vorrà un mese per, ora quei, quei soldi che ho preso mi (…) serviranno per rimettermi a posto dopo questa settimana”. La mamma fa due conti: “Sono dodici milioni”, di vecchie lire. E la Toti: “Si ma no, non dire niente eee”. La signora, quindi, la saluta: “Ti lascio perché ti devi, devi andare a riposare”.
Non penso siano necessari commenti.
mercoledì 2 marzo 2011
Aumenti del carburante selvaggi
Le compagnie petrolifere, col pretesto della crisi libica, non hanno perso tempo per aumentare il carburante con tempismo. Quando il petrolio costava trenta dollari in meno al barile, i prezzi del carburante alla pompa erano già troppo elevati.
Di sicuro non caleranno quando il greggio ribasserà. L'imbarazzante pretesto sarà «stiamo usando il petrolio comprato a febbraio, quando costava molti dollari al barile». Che ne hanno fatto allora, del greggio acquistato quando costava poco?
Il Governo è sicuramente compiacente a questo sistema e non ha nessuna convenienza di intervenire. Grazie al sistema delle accise applicate al greggio, e dell'IVA che viene applicata al prodotto già assoggettato di accise, il Governo può così intascare milioni di Euro di imposte indirette, dando la colpa al "tiranno libico" (all'occorrenza non più amico) ed alle compagnie petrolifere.
Di sicuro non caleranno quando il greggio ribasserà. L'imbarazzante pretesto sarà «stiamo usando il petrolio comprato a febbraio, quando costava molti dollari al barile». Che ne hanno fatto allora, del greggio acquistato quando costava poco?
Il Governo è sicuramente compiacente a questo sistema e non ha nessuna convenienza di intervenire. Grazie al sistema delle accise applicate al greggio, e dell'IVA che viene applicata al prodotto già assoggettato di accise, il Governo può così intascare milioni di Euro di imposte indirette, dando la colpa al "tiranno libico" (all'occorrenza non più amico) ed alle compagnie petrolifere.
Iscriviti a:
Post (Atom)