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giovedì 30 dicembre 2010

Stangata in arrivo sui consumi


Secondo i calcoli di Federconsumatori, Adoc, Codacons, Unione nazionale consumatori, tra rincari di benzina, tariffe, assicurazioni, servizi bancari, alimenti e forniture di gas ed energia il 2011 sarà «un anno infelice», con un impatto di 1.016 euro annui a famiglia. L’aggravio si aggirerà sui 1.000 euro, anche se non li toccherà, fermandosi a 902 euro annui.

La voce più consistente che peserà sulle famiglie sarà quella alimentare, con aumenti annui di 267 euro, ovvero del 6%.
Aumenti sono previsti anche per le tariffe autostradali (+2%), per quelle del gas (+8%) e della luce (+5%), per quelle dei rifuiti (+8%) e per l’acqua (+5%. L’aumento più consistente in termini percentuali è però quello del trasporto pubblico locale (+25%)a causa dei tagli del 30% dei trasferimenti al trasporto pubblico voluti dal Governo.

Previsioni dure all'insegna della continuità dai numeri diffusi dalla Cgia di Mestre che, nonostane la crisi economica, dal 2008 al novembre 2010, parla di un boom per le tariffe pubbliche.
In vetta agli aumenti i pedaggi autostradali (+10,8%), il gas (+8,9%), i trasporti ferroviari (+8,7%), seguono i servizi postali (+7,3%). Tutto questo malgrado l`inflazione, nel periodo tra il 2008 e il novembre di quest`anno, sia cresciuta solo del 2,2%.

E' evidente che la crescita di queste tariffe siano il frutto di una manovra economica che stanga i consumi ed i consumatori, alla faccia del proclama elettorale di non voler mettere mano alle tasche dei cittadini.



sabato 25 dicembre 2010

Ingerenze di Scola e solidarietà di Albino Luciani agli operai


Il patriarca Scola, ritenuto una delle menti più eccelse della Chiesa cattolica di questi tempi, qualche settimana fa, quando gli studenti in protesta sono saliti sulla Basilica di San Marco non ha avuto di meglio da dire che "era preoccupato per la basilica e per eventuali danni", al che gli studenti gli hanno risposto che non erano vandali, ma tutt'altro,infatti alcuni di loro persino studenti di conservazione dei beni culturali.

Più di recente, agli operai della Vinyls che protestavano bivaccando su una gru al freddo e alle intemperie, ha fatto questa dichiarazione: "Scendete perché è pericoloso". Sarò solo un'illuso ma mi vedo bene Albino Luciani che si offre di salire in solidarietà con gli operai, anche lui sul ponteggio.

mercoledì 15 dicembre 2010

Ecco l'Italia che ci troviamo.


Da quando questo Governo, che aveva promesso di non mettere mani in tasca dei contribuenti, si è insediato, le tasse sono aumentate. Ce ne accorgiamo perchè sono aumentate le imposrte indirette, quelle che gravano sui consumi (bollette, accise, autostrade)
Nel nostro Paese abbiamo perso oltre un milione di posti di lavoro, mezzo milione di persone sono in cassa integrazione e il tasso di disoccupazione dei giovani è pari al 30%.
Il governo ha azzerato i fondi per le famiglie e ridotto le politiche sociali ed inoltre ha tagliato 8 miliardi di euro alla scuola pubblica e 7 miliardi ai Comuni, alla faccia del tanto decantato federalismo.
Nella 2011 saranno ridotti del 30% i finanziamenti per i pendolari ed il trasporto pubblico.
Ogni giorno chiudono 30 imprese.

Ecco l'Italia che ci ritroviamo, con i numeri che interessano ai cittadini e non agli uomini di potere.
Qualcuno dovrà assumersi le sue colpe.

martedì 14 dicembre 2010

Calciomercato a Montecitorio

Il Governo ha confermato la fiducia: 314 no contro 311 per le due mozioni di sfiducia presentate nei confronti di Berlusconi.

La compravendita del presidente del Milan ha funzionato alla perfezione.

Il problema politico non solo rimane, ma si aggrava di molto.
A Montecitorio, su 630 Deputati solo 314 hanno votato la fiducia a Berlusconi, meno della metà.

Staremo a vedere cosa sarà capace di fare il Governo che verrà ricordato nella storia italiana per il Bunga Bunga e per aver segnato la fine della ricerca scientifica.


giovedì 9 dicembre 2010

Obliterare un biglietto del treno: cronaca di un epopea


Il giorno 7/12 ho pensato di andare alla fiera dell'artigianato a Rho con la mia ragazza, siccome me ne avevano ben parlato. Per evitare code in autostrada o problemi dovuti al parcheggio, la mia ragazza studente a Milano che possiede un abbonamento al treno per la tratta Gallarate-Milano, mi ha sconsigliato di andare via gomma ed abbiamo così deciso di andare con il treno. Arrivati alla stazione di Gallarate c'era una lunga coda alla biglietteria, così ho optato per prendere il biglietto presso la tabaccheria che c'è in stazione. Dovendo prima obliterare il biglietto ho cercato un apposita obliteratrice, le prime due erano rotte, ma la terza è funzionante ed ho così ho convalidato il biglietto precedentemente acquistato. Si può partire, treno puntuale e sono arrivato alla stazione di "Rho fiera". Mi sono subito accorto che in stazione non c'è nessuna biglietteria e volendo fare le cose in regola, mi sono preoccupato sin da subito di pensare al biglietto per il ritorno.

Ci siamo accorti di un distributore automatico di biglietti e mi sono messo in coda per fare il biglietto di ritorno. Stranamente le persone davanti a me se ne andavano sbuffando, ho pensato che la causa potesse essere la difficoltà dell'utilizzo del distributore automatico, ma giunto il mio turno mi sono reso conto che non era così. La macchinetta, dotata di apposito spazio per l'inserimento delle monete, in realtà non le accetta. Dopo una decina di tentativi abbiamo deciso di tentare di trovare un altra biglietteria. Non avendone trovata nessuna siamo tornati al distributore automatico precedentemente menzionato. Un signore arrabbiato ci avvisa che questo apparecchio non dà resto, ma ha dato lui una ricevuta per ottenere un rimborso ad una biglietteria qualsiasi. Scrutando con attenzione la macchinetta, noto un adesivo con scritto "si accettano carte di credito" e preparo il mio bancomat pensando di aver risolto il problema, ma invece noto un altro adesivo all'entrata della fessura per far entrare il tesserino che "non si accettano bancomat" (!!!), casi della vita... Sono stato dubbioso sul fatto di mettere 10 € per avere un buono di 7.5 € da ritirare presso la biglietteria della stazione. Io abito a quindici chilometri da Gallarate e siccome per l'orario previsto per il ritorno la biglietteria gallaratese sarebbe stata chiusa, ho pensato che mi sarei dovuto prendere due ore di permesso dal lavoro per richiedere questo rimborso... Non ne sarebbe valsa la pena sicuramente, anche se fortunatamente la mia ragazza frequenta l'università a Milano e si offre volontaria per richiedere il rimborso il primo giorno che ha lezioni presso il capoluogo lombardo. Finalmente dopo mezz'ora di tempo perso per la questione biglietti andiamo a vedere la fiera. Molto interessante, non ha deluso le aspettative e per qualche ora non mi fa pensare alla cocente delusione del servizio biglietti di Trenitalia.

Al ritorno altra epopea.

Cerco di comprendere il regolamento di questi strani biglietti stampati dalla macchina per sapere se vanno obliterati oppure no. Cerco di leggere le istruzioni sul retro, apprendo che mi rimandano ad
un sito per sapere le informazioni del "contratto di trasporto". Siccome non credevo che ad una fiera fosse necessario il portatile, l'ho lasciato a casa. Così devo rinunciare a scoprire cosa devo fare.
Non volendo rischiare una multa dopo questa epopea decido di convalidare ugualmente il biglietto. Nel corridoio centrale non è presente nessuna obliteratrice, mi dirigo al mio binario: tutte e tre sono fuori servizio!! Corro al binario a fianco ma anche li noto con stupore che c'è del panico tra i passeggeri perché anche li sono tutte e tre fuori servizio....

Devo correre così presso un binario dove non si ferma nessun treno (con tanto di sottopassi e scale) per trovare un obliteratrice funzionante. Finalmente posso tornare a Gallarate, ma che fatica!!! Mi chiedo come mai un utente dei treni debba faticare così tanto per fare le cose in regola...

Che immagine abbiamo dato dell'Italia alle migliaia di turisti provenienti dagli altri Paesi? Riusciremo per l'Expo 2015 a sistemare il servizio dei nostri treni per non passare per uno Stato del terzo mondo? L'unica cosa certa è che la Finanziaria 2011 ha tagliato del 30% i finanziamenti al trasporto pubblico e da gennaio aumenteranno le tariffe.

C'è poco da stare allegri....