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giovedì 30 dicembre 2010

Stangata in arrivo sui consumi


Secondo i calcoli di Federconsumatori, Adoc, Codacons, Unione nazionale consumatori, tra rincari di benzina, tariffe, assicurazioni, servizi bancari, alimenti e forniture di gas ed energia il 2011 sarà «un anno infelice», con un impatto di 1.016 euro annui a famiglia. L’aggravio si aggirerà sui 1.000 euro, anche se non li toccherà, fermandosi a 902 euro annui.

La voce più consistente che peserà sulle famiglie sarà quella alimentare, con aumenti annui di 267 euro, ovvero del 6%.
Aumenti sono previsti anche per le tariffe autostradali (+2%), per quelle del gas (+8%) e della luce (+5%), per quelle dei rifuiti (+8%) e per l’acqua (+5%. L’aumento più consistente in termini percentuali è però quello del trasporto pubblico locale (+25%)a causa dei tagli del 30% dei trasferimenti al trasporto pubblico voluti dal Governo.

Previsioni dure all'insegna della continuità dai numeri diffusi dalla Cgia di Mestre che, nonostane la crisi economica, dal 2008 al novembre 2010, parla di un boom per le tariffe pubbliche.
In vetta agli aumenti i pedaggi autostradali (+10,8%), il gas (+8,9%), i trasporti ferroviari (+8,7%), seguono i servizi postali (+7,3%). Tutto questo malgrado l`inflazione, nel periodo tra il 2008 e il novembre di quest`anno, sia cresciuta solo del 2,2%.

E' evidente che la crescita di queste tariffe siano il frutto di una manovra economica che stanga i consumi ed i consumatori, alla faccia del proclama elettorale di non voler mettere mano alle tasche dei cittadini.



sabato 25 dicembre 2010

Ingerenze di Scola e solidarietà di Albino Luciani agli operai


Il patriarca Scola, ritenuto una delle menti più eccelse della Chiesa cattolica di questi tempi, qualche settimana fa, quando gli studenti in protesta sono saliti sulla Basilica di San Marco non ha avuto di meglio da dire che "era preoccupato per la basilica e per eventuali danni", al che gli studenti gli hanno risposto che non erano vandali, ma tutt'altro,infatti alcuni di loro persino studenti di conservazione dei beni culturali.

Più di recente, agli operai della Vinyls che protestavano bivaccando su una gru al freddo e alle intemperie, ha fatto questa dichiarazione: "Scendete perché è pericoloso". Sarò solo un'illuso ma mi vedo bene Albino Luciani che si offre di salire in solidarietà con gli operai, anche lui sul ponteggio.

mercoledì 15 dicembre 2010

Ecco l'Italia che ci troviamo.


Da quando questo Governo, che aveva promesso di non mettere mani in tasca dei contribuenti, si è insediato, le tasse sono aumentate. Ce ne accorgiamo perchè sono aumentate le imposrte indirette, quelle che gravano sui consumi (bollette, accise, autostrade)
Nel nostro Paese abbiamo perso oltre un milione di posti di lavoro, mezzo milione di persone sono in cassa integrazione e il tasso di disoccupazione dei giovani è pari al 30%.
Il governo ha azzerato i fondi per le famiglie e ridotto le politiche sociali ed inoltre ha tagliato 8 miliardi di euro alla scuola pubblica e 7 miliardi ai Comuni, alla faccia del tanto decantato federalismo.
Nella 2011 saranno ridotti del 30% i finanziamenti per i pendolari ed il trasporto pubblico.
Ogni giorno chiudono 30 imprese.

Ecco l'Italia che ci ritroviamo, con i numeri che interessano ai cittadini e non agli uomini di potere.
Qualcuno dovrà assumersi le sue colpe.

martedì 14 dicembre 2010

Calciomercato a Montecitorio

Il Governo ha confermato la fiducia: 314 no contro 311 per le due mozioni di sfiducia presentate nei confronti di Berlusconi.

La compravendita del presidente del Milan ha funzionato alla perfezione.

Il problema politico non solo rimane, ma si aggrava di molto.
A Montecitorio, su 630 Deputati solo 314 hanno votato la fiducia a Berlusconi, meno della metà.

Staremo a vedere cosa sarà capace di fare il Governo che verrà ricordato nella storia italiana per il Bunga Bunga e per aver segnato la fine della ricerca scientifica.


giovedì 9 dicembre 2010

Obliterare un biglietto del treno: cronaca di un epopea


Il giorno 7/12 ho pensato di andare alla fiera dell'artigianato a Rho con la mia ragazza, siccome me ne avevano ben parlato. Per evitare code in autostrada o problemi dovuti al parcheggio, la mia ragazza studente a Milano che possiede un abbonamento al treno per la tratta Gallarate-Milano, mi ha sconsigliato di andare via gomma ed abbiamo così deciso di andare con il treno. Arrivati alla stazione di Gallarate c'era una lunga coda alla biglietteria, così ho optato per prendere il biglietto presso la tabaccheria che c'è in stazione. Dovendo prima obliterare il biglietto ho cercato un apposita obliteratrice, le prime due erano rotte, ma la terza è funzionante ed ho così ho convalidato il biglietto precedentemente acquistato. Si può partire, treno puntuale e sono arrivato alla stazione di "Rho fiera". Mi sono subito accorto che in stazione non c'è nessuna biglietteria e volendo fare le cose in regola, mi sono preoccupato sin da subito di pensare al biglietto per il ritorno.

Ci siamo accorti di un distributore automatico di biglietti e mi sono messo in coda per fare il biglietto di ritorno. Stranamente le persone davanti a me se ne andavano sbuffando, ho pensato che la causa potesse essere la difficoltà dell'utilizzo del distributore automatico, ma giunto il mio turno mi sono reso conto che non era così. La macchinetta, dotata di apposito spazio per l'inserimento delle monete, in realtà non le accetta. Dopo una decina di tentativi abbiamo deciso di tentare di trovare un altra biglietteria. Non avendone trovata nessuna siamo tornati al distributore automatico precedentemente menzionato. Un signore arrabbiato ci avvisa che questo apparecchio non dà resto, ma ha dato lui una ricevuta per ottenere un rimborso ad una biglietteria qualsiasi. Scrutando con attenzione la macchinetta, noto un adesivo con scritto "si accettano carte di credito" e preparo il mio bancomat pensando di aver risolto il problema, ma invece noto un altro adesivo all'entrata della fessura per far entrare il tesserino che "non si accettano bancomat" (!!!), casi della vita... Sono stato dubbioso sul fatto di mettere 10 € per avere un buono di 7.5 € da ritirare presso la biglietteria della stazione. Io abito a quindici chilometri da Gallarate e siccome per l'orario previsto per il ritorno la biglietteria gallaratese sarebbe stata chiusa, ho pensato che mi sarei dovuto prendere due ore di permesso dal lavoro per richiedere questo rimborso... Non ne sarebbe valsa la pena sicuramente, anche se fortunatamente la mia ragazza frequenta l'università a Milano e si offre volontaria per richiedere il rimborso il primo giorno che ha lezioni presso il capoluogo lombardo. Finalmente dopo mezz'ora di tempo perso per la questione biglietti andiamo a vedere la fiera. Molto interessante, non ha deluso le aspettative e per qualche ora non mi fa pensare alla cocente delusione del servizio biglietti di Trenitalia.

Al ritorno altra epopea.

Cerco di comprendere il regolamento di questi strani biglietti stampati dalla macchina per sapere se vanno obliterati oppure no. Cerco di leggere le istruzioni sul retro, apprendo che mi rimandano ad
un sito per sapere le informazioni del "contratto di trasporto". Siccome non credevo che ad una fiera fosse necessario il portatile, l'ho lasciato a casa. Così devo rinunciare a scoprire cosa devo fare.
Non volendo rischiare una multa dopo questa epopea decido di convalidare ugualmente il biglietto. Nel corridoio centrale non è presente nessuna obliteratrice, mi dirigo al mio binario: tutte e tre sono fuori servizio!! Corro al binario a fianco ma anche li noto con stupore che c'è del panico tra i passeggeri perché anche li sono tutte e tre fuori servizio....

Devo correre così presso un binario dove non si ferma nessun treno (con tanto di sottopassi e scale) per trovare un obliteratrice funzionante. Finalmente posso tornare a Gallarate, ma che fatica!!! Mi chiedo come mai un utente dei treni debba faticare così tanto per fare le cose in regola...

Che immagine abbiamo dato dell'Italia alle migliaia di turisti provenienti dagli altri Paesi? Riusciremo per l'Expo 2015 a sistemare il servizio dei nostri treni per non passare per uno Stato del terzo mondo? L'unica cosa certa è che la Finanziaria 2011 ha tagliato del 30% i finanziamenti al trasporto pubblico e da gennaio aumenteranno le tariffe.

C'è poco da stare allegri....

lunedì 29 novembre 2010

Federalismo solo a proclami

Si parla tanto di federalismo. Basiamoci su dei dati, lasciando stare le chiacchiere da bar:
-2009: a comuni e province i trasferimenti statali sono stati 17,91 miliardi di euro;
-2010: si sono leggermente ridotti a € 17,77 miliardi;
-2011, il governo che fa del federalismo il suo cavallo di battaglia taglierà drasticamente i trasferimenti agli enti locali che saranno ridotti a € 14,65 miliardi.

E' facile riempirsi la bocca di tanti bei proclami a favore del territorio, i fatti invece dicono altre cose. Numeri alla mano questo è un governo centralista che taglia risorse ai territori.

mercoledì 17 novembre 2010

Guerra in Iraq: bilancio tragico


Secondo i documenti confidenziali americani resi noti da Wikileaks, i morti, fra il 1˚ gennaio 2004 e il 31 dicembre 2009, sarebbero 109.032, di cui 66.081 civili, 23.984 «nemici», 15.196 militari e poliziotti iracheni, 3.771 americani e alleati della coalizione.
Dalla data dell’invasione statunitense in Iraq, con conseguente rimozione del dittatore Saddam Hussein, sembra ci siano state almeno 1 milione e 500 mila vittime, tra civili e militari, e la strage ancora continua. A cosa è servito tale atto, se non a destabilizzare ancor di più il Medio Oriente? Cosa spinge uno Stato a prendere decisioni così drastiche, che provocano poi dolore e sofferenze per innumerevoli anni?
Senza scordare che anche il nostro amato Paese si è reso complice di questi orrori con l'invio di truppe, aumentando le spese di un Italia già indebitata e pagando un elevato tributo di sangue.

Fiducia nel Governo in forte calo

SWG-SRL pubblicato sul quotidiano IL PICCOLO di Trieste in data 12/11/2010


venerdì 12 novembre 2010

Federalismo fiscale e Finanziaria

Venerdì 19/11/10 alle ore 21.00 ci sarà presso la sala polivalente di via Piave a Daverio questa interessante iniziativa. Parteciperà come ospite l'on. Daniele Marantelli.

martedì 9 novembre 2010

Alluvione in Veneto e menefreghismo


Alluvione in veneto: agricoltori, imprenditori, artigiani e commerciati hanno perso tutto e sanno che per salvarsi devono rimettersi subito in attività.
E' evidente che da soli non possono farcela e che lo stato e la regione devono immediatamente erogare i fondi necessari per la ripresa delle loro attività Altrimenti accadrà loro come ai colleghi Abruzzesi terremotati, lasciati soli, con la conseguenza di migliaia di posti di lavoro persi irrimediabilmente. L'Aquila abbandonata sotto le macerie. Dopo le new town e le cattedrali nel deserto non si èvisto più nulla. I Veneti si sono resi conto che in disastri di questa portata la volontà e il sacrificio dei singoli e della comunità non bastano. Si sono scoperti vulnerabili come quelle regioni che solitamente disprezzano.
Napolitano è stato chiarissimo in un senso: basta con le "new town".
Ulteriore trauma la scoperta della indifferenza di quel Bossi e quel Berlusconi che il Veneto, come la Sicilia, hanno fortemente contribuito ad insediare al governo del paese.
Spero per i Veneti che le promesse fatte loro non siano tal quale quelle che questo governo fece all'Aquila. O come il miracolo della spazzatura della Campania.

lunedì 1 novembre 2010

Italia, Paese anomalo

Leggendo un importante periodico nazionale, ho appreso dati curiosi riguardo i progetti diventati Legge.
Secondo la fonte www.openparlamento.it aggionato al 22/10/2010, nella sezione elaborazione dati Camera e Senato i progetti diventati Legge provengono nella maggior parte dal Governo, infatti su 156 progetti presentati ben 156 sono diventati Legge, con una percentuale di successo del 32,91%.
Una quindicina di anni fa, mentre frequentavo la scuola media, nelle ore di educazione civica una delle prime cose che mi hanno insegnato è stata la distinzione tra i poteri dello Stato. Il potere legislativo, sempre secondo il mio testo di educazione civica, spetterebbe al Parlamento.
Dall'inizio di questa legislatura solamente 32 delle 5.748 proposte di Legge sono divenute Leggi, percentuale di successo del 0,56%.
E' evidente che l'Italia è un Paese anomalo.
Ma oramai è una questione di abitudine, basta una danza Bunga Bunga e le preoccupazioni del Paese passano.

giovedì 28 ottobre 2010

Terzigno, i rifiuti campani e le promesse non mantenute

Per Terzigno e l’immondizia in Campagna scende in campo (di nuovo) Silvio Berlusconi: “tutto a posto entro 10 giorni”.

Ci pare che lo avesse già detto qualche tempo fa, ma invece nel capoluogo Partenopeo si continua ad accumulare spazzatura e riprendono i roghi con esalazioni nocive.

La Commissione europea, valutando la situazione del rifiuti in Campania, sottolinea che «ciò che succede in questi giorni dimostra che le autorità italiane non hanno ancora preso tutte le misure necessarie per giungere a una soluzione definitiva e adeguata del problema».

Intanto continuano le azioni di protesta a Terzigno, Napoli è invasa dai rifiuti e i cittadini Campani si sentono traditi dalle promesse non rispettate.

lunedì 25 ottobre 2010

Alp transit


Venerdì 15 ottobre ho assistito alla Televisione svizzera alla cerimonia per l’apertura dell’ultimo diaframma della galleria del San Gottardo che fa parte del progetto Alptransit. Mi chiedo quanti italiani sappiano qualche cosa di questa opera gigantesca che è destinata a collegare il mare del Nord e relativi porti con il Mediterraneo, e in particolare con Genova. Al completamento dell’opera è chiamata anche l’Italia, che deve fare la sua parte per quanto riguarda il percorso sul nostro territorio, ma mentre gli svizzeri possono essere giustamente orgogliosi, da parte italiana si brilla solo per la mancanza di interesse, di un progetto organico, di un piano dei lavori e relativi finanziamenti. Lo scopo di una tale opera è quella di accorciare i tempi di percorrenza, ma anche di togliere traffico inquinante dalle strade, non si intende caricare i Tir sui treni ma caricare solo le merci, eliminando i Tir dalle strade. Da italiano l’unica cosa che mi ha reso orgoglioso è la presenza di tanti lavoratori (italiani) che hanno lavorato all’opera, mentre ancora una volta i nostri politici impegnati nelle loro beghe di bottega hanno dimostrato di non capire l’importanza di determinate opere che molto più di altre (ponte sullo Stretto), ci consentirebbero di stare veramente nel cuore dell’Europa sia come presenza fisica che economica.

domenica 17 ottobre 2010

Sicurezza: ultras serbi e Fiom



Questa settimana a Genova si sono visti i teppisti serbi arrivare in Italia ed entrare allo stadio dotati di cesoie, spranghe, bengala, razzi, fumogeni, martelli e tronchesini. Sono rimasto allibito notare che mentre i tifosi italiani sono sottoposti a perquisizioni ferree a questi estremisti di destra che vengono da un paese extracomunitario e che rasentano il terrorismo, sia stato permesso fare e portare tutto quello che volevano, nonostante la distanza dal "luogo del crimine".
Secondo le fonti ministeriali questi teppisti non dovevano essere particolarmente pericolosi, anche se hanno poi messo a soqquadro Genova per diverse ore.

Un paio di giorni dopo il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni ha invece messo le mani avanti, capendo benissimo di aver toppato la gestione dei teppisti balcani. Nel corso della registrazione di "Porta a porta" aveva detto riguardo la manifestazione FIOM: "Ci sono elevati rischi di infiltrazioni di gruppi violenti, anche stranieri alla manifestazione organizzata dalla Fiom a Roma sabato prossimo" sostenendo che è "un'occasione troppo ghiotta con il rischio che gruppetti, staccandosi dal corteo, vadano a spaccare le vetrine".
Come tutti sappiamo la manifestazione Fiom si è svolta in modo assolutamente pacifico.
In pochi giorni il Ministro ha sbagliato ben due volte. Sbagliare è umano ma perseverare...

giovedì 14 ottobre 2010

Consenso del governo in calo

Secondo i sondaggi l’operato del Governo, in questi ultimi mesi il consenso all’operato del governo è sceso. Il premier Berlusconi è convinto che il Governo abbia agito bene e attribuisce la colpa al suo partito che non ha saputo portare a conoscenza dei cittadini i meriti di questo Esecutivo. Montanelli diceva: «Se il mio interlocutore non mi capisce, la colpa è mia che non mi faccio capire»
Evidentemente a qualcuno questo concetto non è chiaro.

mercoledì 6 ottobre 2010

Sbarco di clandestini a Latina e sicurezza


Il giorno quattro ottobre abbiamo tutti appreso dello sbarco di oltre 150 clandestini a bordo di un peschereccio approdato a Latina. Alcuni dei passeggeri sono identificati dai carabinieri e sarebbero profughi Palestinesi. Molti di questi però una volta a riva si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

Nel nostro Paese si parla tanto di minacce di terrorismo islamico, si paventa la sicurezza minacciata extracomunitari e ROM e si propongono ronde e militari nelle città.
E' da notare quanto sia poco attendibile la politica dei ministri dell’Interno e della Difesa quando parlano di "sicurezza": come fa ad arrivare una nave di migranti fino a 40 km da Roma senza che nessuno se ne accorga?

venerdì 1 ottobre 2010

Quello che Bossi pensava di Berlusconi


http://www.youtube.com/watch?v=N1FPnGzuXZU">

sabato 25 settembre 2010

Un ricercatore si suicida a 27 anni

Con sconcerto ho appreso che un dottorando si è suicidato a 27 anni. (http://www.cronacalive.it/norman-zarcone-dottorando-in-filosofia-del-linguaggio-di-27-anni-di-palermo-si-suicida-gettandosi-dal-terrazzo-della-facolta.html). Non posso immaginare quanti dubbi spinosi, quante incertezze amare, quanti punti interrogativi che rimbombano tra le pareti celebrali fino a distorcere la percezione della quiete e tramutarsi in notti insonni; non so davvero se lo Stato, quello non più di diritto, quello della propaganda della non crisi e degli esempi palesi di degrado morale e civile, non so se si possa trascinare sul banco degli imputati ma so per certo che non era lì. Non era presente quando i finanziamenti alla ricerca mancavano, quando l'università veniva lasciata in mano a dinosauri e a logiche interne di selezione, quando la televisione diffondeva notizie di gossip mentre la realtà gridava all'inquietudine, mentre un ragazzo di 27 anni, nonostante il suo 110 e lode, veniva inghiottito dalla depressione, nonostante i suoi 3 anni di dottorato senza nessuna borsa di studio, nonostante i suoi sforzi al circolo nautico per quei venticinque euro al giorno, appena prima del traguardo. Non possiamo immaginare nemmeno il terrore che ha avuto di rimanere senza lavoro, con le speranze universitarie già spezzate, con quegli studi in filosofia della conoscenza e della comunicazione in un'Italia che appariva gelida, anche a Palermo. Quell'impegno e quei risultati ottimi magari altrove sarebbero stati premiati, generando soddisfazione e rispetto, evitando il sipario drammatico di chi addirittura non vede alternativa se la propria libertà di pensare deve arrendersi di fronte all'immobilità delle cose.
Viviamo in un paese che fallisce inevitabilmente, quando i giovani sono privati persino di un proprio futuro.

venerdì 17 settembre 2010

Legge elettorale, governabilità e 100 parlamentari in più.


Ormai stanno divenendo moltissimi i politici, anche con grandi responsabilità istituzionali, che si scagliano contro la legge elettorale attaulmente invigore. Gli autori della normativa in questione sostengono invece che essa garantisce una migliore governabilità, in quanto fornirebbe un premio di maggioranza alla Camera. Se fosse così, non si capirebbe perché dall’approvazione della legge un Governo è caduto e un altro, teoricamente saldo grazie ad un centinaio di parlamentari in più rispetto all’opposizione, ha rasentato le dimissioni ed è ora in difficoltà, cercando di "convincere" altri parlamentari ad appoggiarlo.

martedì 14 settembre 2010

Spari libici alla nave italiana: per Maroni nulla di grave

Dalle motovedette regalate da Bossi e Berlusconi all’amico Gheddafi partono colpi di mitraglia altezza d’uomo contro il nostro peschereccio.

Tentato omicidio plurimo aggravato e danneggiamento di natante le ipotesi di reato avanzate dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

Per Il ministro Maroni hanno solo scambiato il peschereccio per una bagnarola del mare che trasportava clandestini. Quindi tutto ok!

“Ma quale incidente, Maroni dica quello che vuole. Ma non possono averci scambiato con una barca di clandestini o con altro. Io ho parlato con il comandante della nave libica in Vhs e gli ho detto con chiarezza che eravamo italiani e che stavamo lavorando” replica Gaspare Marrone, comandante del motopesca “Ariete”. “Era impossibile scambiarci per altri la nostra è una barca di 36 metri attrezzata con macchinari da pesca modernissimi, impossibile fare confusione. Loro invece hanno sparato ad altezza uomo. Se avessero voluto intimidirci, sparavano in aria, in acqua. Invece la mia barca ha 50 fori da una paratia all’altra. Ma che comportamento è questo? E Maroni lo chiama un incidente? Dica quello che vuole, ma le cose non stanno così, quelli sparavano per ammazzarci, ad altezza uomo. E sapevano che eravano pescatori”.


sabato 11 settembre 2010

Il costo delle elezioni anticipate


A destra e nelle file leghiste si parla tanto di elezioni anticipate, questione che viene spesso ripresa anche da Di Pietro e dall'Italia dei valori.
Viene invece tralasciato il fatto che lo scioglimento delle Camere costerebbe alle casse dello Stato circa 400 milioni di euro.
In tempo di crisi siamo tutti convinti che sia la soluzone migliore uno sperpero di denaro pubblico di questo genere?

giovedì 9 settembre 2010

Ciao Angelo


Penso che la cosa più corretta da fare sia far parlare lui e farlo parlare in continuazione:

“Gli scampi davano soddisfazione, ora se ne trovano sempre meno. Il tonno è il più difficile perché lotta fino alla fine, mentre la spigola è la più intelligente e furba. Non la trovi mai nelle reti. Ah, e poi c’è l’alice. Quest’anno c’è stata una buonissima annata di alici, tanto da attirare molti pescherecci, addirittura dalla costiera napoletana. Le alici sono intelligenti, hanno deciso di soggiornare qui da noi, dove il mare è pulito. Sulle nostre spiagge fiorisce anche il giglio di mare, che è molto bello e pregiato.
Noi l’avevamo individuato molti anni fa: avevamo chiesto allo Stato una concessione di 1500 metri, dove abbiamo realizzato una riserva naturale. La cosa divertente – si fa per dire – è che noi paghiamo allo Stato un canone di non poche lire per mantenere questa riserva… l’Italia è un paese di matti.

Stamattina sono per mare dalle cinque. Ho preso due aragoste, le porto a mio figlio che ha un ristorante qui in paese. Noi siamo legati al nostro territorio. Abbiamo coscienza del nostro territorio, i cittadini hanno capito che è la nostra prima ricchezza. Basta guardare il nostro porto: lo abbiamo ristrutturato e messo a posto noi. Eppure, alla fine il proprietario è lo Stato. Noi abbiamo fatto mutui per quarant’anni, investiamo e costruiamo per arricchirlo, ci lavorano tanti nostri giovani; e lo Stato cosa fa? Addirittura nell’assegnazione delle banchine, lo Stato preferisce i privati che si arricchiscono e non ci lasciano neanche un euro, mentre il comune, con i soldi che guadagna dalle concessioni, riesce a manutenere questa struttura e perfino a destinare una parte dei guadagni nei servizi per i nostri cittadini.

Abbiamo costruito un caffè letterario nel paese più piccolo. Abbiamo realizzato un lungomare pedonale a Pioppi, dove altrimenti la gente non sapeva nemmeno dove incontrarsi. Stiamo costruendo un centro nautico che gestiranno dei ragazzi disabili.

Ed entro la prossima estate rifaremo tutto il piazzale a fronte del porto. Per avere la concessione della struttura, che ci costa un sacco di soldi, abbiamo dovuto fare causa allo Stato. Cose da pazzi. Noi siamo una delle poche realtà in Italia ad arricchire lo Stato. Lo Stato invece fa profitti e basta.

Posso dirlo? Questa è un’amministrazione di sinistra, ma noi siamo “leghisti”. E speriamo veramente che la Lega sappia risolvere questi problemi: il decentramento, la riforma delle autonomie locali, e riteniamo necessario che gli interessi dei cittadini siano curati dall’ente a loro più vicino, il comune, che riesce ad intercettare i loro bisogni e le loro necessità. L’Italia siamo noi, la somma dei comuni, e il danno della politica a livello nazionale è che non conosce i territori e non sa più ascoltare. Noi non vogliamo niente dallo Stato, ma almeno ci lasci le nostre cose”. Angelo Vassallo

lunedì 6 settembre 2010

Tolleranza zero e ultras ospiti nei distinti


Il giorno 5/9/10 mi sono recato presso lo stadio "Franco Ossola" di Masnago per assistere alla partita del terzo turno della seria cadetta Varese-Empoli.
Avevo già acquistato il biglietto in prevendita, ma mi sono comunque recato allo stadio alle 14.00, un ora prima dell'inizio della gara, per non avere problemi nel trovare un posto auto. Già a quell'ora i parcheggi erano esauriti e le auto sostavano dove potevano, quindi su prati e marciapiedi. Ho avuto la fortuna di trovare un posto a più di un chilometro dallo stadio e appena arrivato nei pressi dello stadio ho notato la prima stranezza: I parcheggi della curva sud erano praticamente vuoti, erano presenti soltanto 5 auto di tifosi toscani.
La macchina organizzativa della questura ha tenuto chiuso il più grande parcheggio per una manciata di auto che avrebbero potuto trovare un altra sistemazione in un parcheggio più piccolo. Bene, almeno i vigili saranno stati felici nel dare un pò di multe alle auto dei tifosi locali che non hanno trovato altra sistemazione che sui maciapiedi.
All'ingresso dello stadio coda per i tornelli e controlli serrati, nei quali si doveva esibire un documento e si era sottoposti alla perquisizione.
Bene, sarà frutto della tolleranza zero voluta del ministro dell'interno? Appena entrato allo stadio ho visto il settore ospiti vuoto... Peccato, ho pensato, con tutti quei quattrini spesi per tornelli, messa a norma del settore, reti divisorie innalzate e gabbia di deflusso esterna costruita a norma per gli ospiti e non c'è nessuno...
A dieci minuti dall'inizio è successo il fatto più strano. Una cinquantina di ultras Empolesi sono entrati nel settore "distinti", proprio dove sono sistemati i tifosi più tranquilli del Varese e le famiglie. La cosa ha destato lo stupore generale del pubblico e degli stewart: "Ma come? Si parla di tolleranza zero, si costruiscono da vent'anni gabbie per gli ospiti con reti sempre più alte e robuste, e poi gli ultras vengono sistemati facendo sloggiare le famiglie di tifosi locali?"
L'impressione che il pubblico sbigottito ha avuto è cosa ben diversa che questa sia la fantomatica "tolleranza zero" tanto decantata dal Ministro Maroni. Mettere ultras tra le famiglie pacifiche di tifosi locali è follia allo stato puro. Perchè danneggiare le famiglie per via del fenomeno degli ultras?
Fortunatamente ieri il buonsenso è prevalso e non è successo nulla.
Quando a breve arriveranno centinaia di tifosi di Novara e Livorno verranno ancora fatte sgombrare le famiglie di Varese? E se dovesse mai succedere qualcosa la colpa sarà dei teppisti o di chi, essendo distante dalla realtà, ha permesso che accadano queste stranezze?
Finita la partita, ho notato l'ultima cosaa strana: strade chiuse per permettere il deflusso degli ultras ospiti..., Ultras che siano a cinque munuti pima stavano tra i tifosi varesini, senza reti o barriere di polizia, ma guardati da dei ragazzotti vestiti di giallo spaventati dal peggio che sarebbe potuto accadere in quella suituazione.

Auguriamoci che prevalga il buonsenso anche da parte del ministero, cosa che ieri al "Franco Ossola" e in molti stadi di Italia non si è visto.

mercoledì 1 settembre 2010

Il più grande licenziamento in blocco: riforma Gelmini

Lunedì 13 settembre riapre la scuola del ministro Gelmini con il più grande licenziamento di massa fatto dal Governo L’istruzione pubblica che riapre i battenti è sempre più “ristretta”: meno classi e più studenti tra i banchi, meno docenti, meno bidelli, meno igiene e sicurezza degli edifici. E come al solito, meno fondi in cassa e zero carta igenica nei bagni.

Sono oltre 22mila i precari a rischio licenziamento quest’anno.

Il sindacato è in mobilitazione. Solo la Flc-Cgil ha già le idee chiare: assemblee negli istituti fin dal primo giorno di scuola, sciopero a intermittenza nelle prime ore dal 1°ottobre e i sabati della Conoscenza nelle piazze (l’11 e il 18 settembre) per informare le famiglie sullo stato della scuola.

Lo scorso anno la controriforma Gelmini si è abbattuta sulla scuola elementare, eliminando il modello tanto vantato all’estero delle compresenze e imponendo dall’alto l’”inutile” maestro unico prevalente per giustificare i tagli. Ora tocca ai licei e agli istituti tecnici e professionali. Sei gli indirizzi per i licei, con opzioni per gli studenti dell’anno scolastico 2010-2011 e si comincerà con le prime e le seconde classi. Eccoli: Classico, Scientifico (con anche un indirizzo tecnologico), Musicale e Coreutico (con 44sezioni in tutto), il liceo delle Scienze umane con la new entry dell’indirizzo economico-sociale, l’Artistico (articolato in 3 indirizzi: arti figurative, architettura/design/ ambiente e quello audiovisio/multimedia/scenografia) e infine il liceo Linguistico, con 3 lingue straniere una materia non linguistica che verrà insegnata in inglese. In partica, meno ore di lezione per la maggior parte degli iscritti, soprattutto al biennio: 27 ore contro le 30 delle medie. Al Classico l’inglese per tutto il quinquennio. Allo scientifico-tecnologico salta il Latino. Ma per la Gelmini è “una riforma epocale”. Tecnici: due soli settori (economico e tecnologico) e 11 indirizzi con un orario settimanale di 32 ore di lezione controle 36 dello scorso anno. Professionali: ridotti da 26 a soli 11 indirizzi. Due macrosettori: servizi e industria e artigianato.

Con una circolare il Miur ha imposto il tetto del 30% degli studenti stranieri con ridotta conoscenza della lingua italiana per classe. Il limite per quest’anno riguarda solo le prime classi. La Flc-Cgil ha impugnato il provvedimento davanti al Tar del Lazio. Insomma niente male. Qualche anno fa la destra faceva delle "tre I" il proprio campo di battaglia. Il tutto si è rivelato una bolla di sapone: ci dovremmo accontere delle "tre T" (tagli, tagli e tagli).



venerdì 20 agosto 2010

Scandalo Mondadori

Sta passando uno scandalo pubblico che non stiamo vedendo proprio sotto i nostri occhi, distolti dalla Parentopoli privata di Gianfranco Fini. Questo scandalo si chiama Mondadori. Il colosso editoriale di Segrate - di cui il premier Berlusconi è “mero proprietario” e la figlia Marina è presidente - doveva al Fisco la bellezza di 400 miliardi di vecchie lire, per una controversia iniziata nel ’91.
Grazie al decreto numero 40, approvato dal governo il 25 marzo e convertito in legge il 22 maggio, potrà chiudere la maxi-vertenza pagando un mini-tributo: non i 350 milioni di euro previsti (tra mancati versamenti d’imposta, sanzioni e interessi) ma solo 8,6.

Il 22 maggio le Camere convertono definitivamente il decreto.
All’articolo 3, relativo alla “rapida definizione delle controversie tributarie pendenti da oltre 10 anni e per le quali l’Amministrazione Finanziaria è risultata soccombente nei primi due gradi di giudizio”, il comma 2 bis traduce in legge la norma “ad aziendam”: “Il contribuente può estinguere la controversia pagando un importo pari al 5% del suo valore (riferito alle sole imposte oggetto di contestazione, in primo grado, senza tener conto degli interessi, delle indennità di mora e delle eventuali sanzioni)”. E pazienza se il presidente della Repubblica Napolitano, poco dopo, sul “decreto incentivi” invia alle Camere un messaggio per esprimere “dubbi in ordine alla sussistenza dei presupposti di straordinaria necessità ed urgenza, per alcune nuove disposizioni introdotte, con emendamento,
nel corso del dibattito parlamentare”. E pazienza se la critica del Quirinale riguarda proprio quell’articolo 3, comma 2 bis. Ormai il gioco è fatto. Il colosso editoriale di proprietà del presidente del Consiglio è sostanzialmente salvo. Per consentire alla Mondadori di chiudere definitivamente i conti con il Fisco manca ancora un banale dettaglio, che rende necessario un ultimo passaggio parlamentare.
Il decreto 40 non ha precisato che, per considerare concluso a tutti gli effetti il contenzioso, occorre la certificazione da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

Il Presidente del Consiglio aveva annunciato di lavorare molto anche nel periodo estivo. Se i risultati sono soltanto questi, si meriterebbe una lunga vacanza. Con tutti i problemi che ha il nostro Paese e con il debito pubblico che aumenta, così come la pressione fiscale, non fanno certo bene ai contribuenti questi sconti di imposte personalizzati.


giovedì 19 agosto 2010

Bossi su Berlusconi

Ecco una citazione di Umberto Bossi di qualche anno fa sull'amico Silvio Berlusconi:
«Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio è troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano».
Ora è l'alleato fedele. No comment.

venerdì 13 agosto 2010

13 agosto 1944: strage di Borgo Ticino


Ieri mi sono recato nel vicino paese di Borgo Ticino, luogo reso famoso da barbarie al tempo dell'ultima guerra e da una strage di civili innocenti, avvenuta il 13 agosto del 1944 presso la piazza del pacifico Borgo.

Dal rapporto del Nucleo dei Carabinieri di Borgo Ticino al Pretore di Borgomanero in data 12 febbraio 1947.
" Il 13 agosto, verso le ore 14 giunsero in Borgo Ticino reparti delle SS, tedesche e della X Mas, tutti provenienti da Sesto Calende, fu bloccato il paese. Armati di mortai, mitragliatrici, armi automatiche portatili di ogni genere e di autoblinde, portarono, con la minaccia delle armi e mediante sparatorie intimidatrici, tutti gli abitanti sulla piazza denominata " Dei Martiri ". Ammalati, invalidi, bambini, donne, vecchi, tutti furono costretti a raggiungere la piazza.
Ultimato il feroce rastrellamento, la popolazione tenuta a bada (ecco la partecipazione) dalle armi dei nazisti e della X, venne arringata da un interprete che comunicò agli astanti l'ordine del comandante tedesco, Capitano Krumhar, di effettuare una rappresaglia perchè nella zona erano stati feriti tre nazisti. Bisognava dare alle fiamme il paese onde impedire il ricovero e l'assistenza ai partigiani. Venne ingiunta una taglia di 300.000 lire a titolo di risarcimento; vennero scelti tra la folla 13 giovani, che furono schierati al muro. Si incassò la taglia, ma venne ugualmente schierato il plotone di esecuzione (Krumhar dirà all'udienza: "i quattrini non bastano per il sangue-tedesco "). Dopo un'attesa che tenne tutta la popolazione in istato di disperata angoscia, le 13 vittime caddero tutte sotto il piombo delle armi naziste; solo uno visse miracolosamente all'eccidio,
il giovane Piola Mario.
I morti furono:

1) Cerutti Cesare, di 18 anni;
3) Ciceri Luigi, di 23 anni;
3) Fanchini Giovanni, di 26 anni;
4) Lucchetta Aiberto, di 22 anni;
5) Meringi Giuseppe, di 19 anni;
6) Pizzamiglio Benito, di 22 anni;
7) Silvestri Andes, di 29 anni;
8) Tosi Francesco, di 30 anni;
9) Parracchini Olimpio, di 28 anni;
10) Nicola Narcisio, di 23 anni;
11) Gattoni Rinaldo, di 22 anni;
12) Tonioli Cesare, di 28 anni.

Dopo l'eccidio la popolazione venne buttata fuori dell'abitato, percossa e braccata; i nazisti e quelli della X Mas (questi ultimi al comando del capitano Ungarelli) si dettero a rapinare, incendiare e distruggere ogni cosa. Nella serata, i familiari dei caduti tentarono di ricuperare le salme e poter dare loro onorata sepoltura, ma non fu possibile; l'ordine era di lasciarli sul posto fino all'indomani.
Prima di iniziare le devastazioni e gli incendi la soldataglia della X Mas in combutta coi tedeschi, commise rapine di maiali, animali da cortile, biancheria, biciclette, radio, riserve alimentari di ogni genere, liquori, oggetti preziosi, valori correnti, il tutto per una quantità ingentissima.
I danni materiali ascendono grosso modo a parecchie diecine di milioni. I tedeschi appartenenti alle. S.S. erano al comando del Capitano Krumhar e gli italiani, della X Mas, erano al comando del tenente Ungarelli. Essi furono gli esecutori e gli organizzatori della strage ".

Non dimentichiamo.


giovedì 12 agosto 2010

Aumeto di carburante = più tasse


La truffa di Stato dell'aumento carburanti. Antitrust e Governo non intervengono perchè sono compiacenti. Grazie ad accise ed IVA applicante in percentuale c'è l'equazione: carburante più caro= più tasse.

http://tg24.sky.it/tg24/economia/2010/08/06/benzina_esodo_con_verde_oltre_1_4_euro_litro.html

venerdì 6 agosto 2010

Benigni sulle intercetazioni



A Bolgheri, in Toscana ad uno spettacolo di beneficenza a favore dell'Istituto per la riabilitazione e il reinserimento sociale dei disabili psichici (Fondazione Iris) Benigni ha detto: “Berlusconi dice che non è normale un paese dove si intercetta costantemente il capo del Governo, ma la verità è che, qualunque persona sia intercettata, nel mezzo c’è sempre il presidente del Consiglio”. “Le intercettazioni –ha aggiunto – c’erano anche prima, ma Ciampi e Prodi non comparivano”.
A voi ogni commento.

lunedì 2 agosto 2010

sottosegretario Caliendo e P3


Giacomo Caliendo è il quarto sottosegretario a finire indagato dalla magistratura accusato di aver costituito un’associazione a delinquere denominata “P3”. Prima di lui : Bertolaso, Brancher, Cosentino. Senza contare le dimissioni del Ministro Scajola e il coinvolgimento di Marcello Dell´Utri e Denis Verdini nelle indagini.


Questo sistema gelatinoso ha avvolto in una sola rete membri del governo, capi del partito, responsabili di amministrazioni pubbliche e pezzi rilevanti dell´ordinamento giudiziario. La loro azione si è basata su di un principio che sempre più si rivela il vero cancro del sistema che avvolge la società italiana e ne sta dissolvendo le
fondamenta: la trasformazione dell´ufficio pubblico in beneficio privato: l´uso del potere politico come strumento per sfuggire alla legge, per determinare successi e sfortune politiche, per compiere criminali operazioni di ricatto. A tutto questo era necessario il segreto.

E qui si spiega anche l´insistenza di questo Governo sulla “legge bavaglio”, un provvedimento che serve a proteggere un sistema avvelenato e prepotente, la ragnatela della corruzione.