È dei giorni scorsi la nota dell´European Writers Council, la federazione che raccoglie 60 sindacati degli scrittori di 33 paesi, in cui si esprime «profondo sconcerto» sul ddl. Che, se approvato, metterebbe «in discussione la libertà d´informazione e d´espressione in Italia».
Una posizione che potrebbe incidere sul giudizio della commissione Ue dove il riserbo è stato assoluto traguardo: approvare alla Camera la legge-bavaglio nella prima settimana di agosto. Gli ostacoli: prima la Bongiorno, poi il Quirinale. La strategia: incassare l´assenso dei finiani e poi puntare diritto al Colle, dove spuntare un sì pieno di Napolitano sugli emendamenti. Il voto: dibattito pieno, senza fiducia, se dal capo dello Stato arriva il via libera, o la fiducia se il presidente si chiude a riccio e mantiene il no a qualsiasi lasciapassare preventivo. È questa la road map sul ddl intercettazioni decisa nel fine settimana, con Berlusconi pronto a chiudere subito la partita della Camera e a lasciare l´ultimo sì al Senato per la ripresa.
La cosa certa è che con questa legge in vigore ad esempio non sarebbero emersi gli intrecci della cosiddetta P3.
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domenica 25 luglio 2010
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