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martedì 20 luglio 2010

Lega nord e sindaci di capoluoghi regionali


Analizziamo la provenienza politica dei sindaci eletti nei capoluoghi di regione del Nord Italia:
Aosta: Giordano Bruno, Union Valdôtaine
Genova: Marta Vincenzi, Partito Democratico
Milano: Letizia Moratti, Popolo della Libertà
Torino: Sergio Chiamparino, Partito Democratico
Trento: Alessandro Andreatta, Partito Democratico
Trieste: Roberto Di Piazza, Popolo della Libertà
Venezia: Giorgio Orsoni, Partito Democratico
C’è qualcosa di strano. Qualcosa che si scontra col pensiero diffuso che la lega domini indiscriminatamente nelle regioni e nelle idee dei cittadini del Nord Italia.
Magari anche per la mancanza di spazio concessogli dal PDL, che numeri alla mano al nord è il primo partito, la Lega Nord non è riuscita a produrre nessun sindaco per tutti i capoluoghi di regione settentrionali dimostrandosi incapace di trasmettere il proprio punto di vista in città culturalmente vivaci, ormai abituate a gestire forti flussi migratori e dunque consce che i metodi leghisti non sono certo
i migliori per affrontare la situazione.

Il partito di Bossi riesce a fare breccia con le sue deleterie affermazioni di chiusura verso il resto del mondo prevalentemente nei paesi e nelle città non troppo grandi, nelle quali certe situazioni si sono dovute affrontare solo più tardi nel tempo (come l’immigrazione massiccia). Questi fatti creano ancora momenti di panico perché le istituzioni locali non li conoscono ancora abbastanza per saperli
gestire nel modo giusto. È proprio facendo leva su questo che la lega riesce a raggiungere la fiducia della gente, proponendo il sistema piùfacile per mettere fine alle paure dettate dalla mancanza diesperienza. Che di certo, per esempio, non può mancare a due ex repubbliche marinare o alla città della Fiat, simbolo di immigrazione da oltre cinquant’anni.

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