giovedì 4 febbraio 2010
Grande laboratorio politico? Alle comunali di Venezia
A Venezia il candidato del centrosinistra Giorgio Orsoni ha incontrato a Roma il leader del partito Casini, dove in pratica ha concesso il via libera dell’Udc nazionale al laboratorio Venezia. . Incontro ufficioso, ma dal vertice dei centristi è arrivato l’ok. Una linea già intrapresa dal partito veneziano, dopo che le richieste di Ugo Bergamo erano state rispedite al mittente dal candidato del centrodestra Renato Brunetta.
Accordo fatto, dunque. Orsoni avrà anche l'appoggio dell'UDC per la corsa verso Ca’ Farsetti. Della coalizione faranno parte per la prima volta oltre al Pd e agli alleati socialisti, verdi e della sinistra, anche i centristi dell’Udc. Un laboratorio quasi unico in Italia: un segnale di rinnovamento che il candidato vincitore delle primarie del centrosinistra intende lanciare per cominciare la sua corsa contro l'avversario Brunetta.
Intanto il PD esprime «grande apprezzamento» per il lavoro svolto in questi giorni da Orsoni. «Il nostro candidato», dice il segretario Alessandro Maggioni, «lo hanno scelto 13 mila cittadini, il loro lo ha deciso il capo. Il profilo autorevole di Orsoni è senz’altro quello giusto per costruire un nuovo rapporto con l’Udc, con Rifondazione, con alcune liste civiche. Un progetto che consentirà a Venezia di avvalersi delle più alte esperienze e delle migliori professionalità».
Si sta per limare il programma e decidere chi potrà appoggiare Orsoni al primo turno. Tramontata ormai l’ipotesi di alleanza con le civiche mestrine «Una grande città» e «Civica per Mestre di Giampaolo Pighin». Entrambi hanno avanzato richieste giudicate «eccessive» dal candidato. Verso destra si schiera la civica 585 dell’ex leghista Nicola Bottacin, autonome quelle di Indipendenza veneta (Albert Gardin) e Cinque stelle (Beppe Grillo). Potrebbe schierarsi con Orsoni il Movimento civico di Augusto Salvadori. Sempre con Orsoni è il movimento «Venezia metropoli sostenibile», che insieme a Fondamente ha deciso di schierarsi con il centrosinistra e nella campagna per le primarie ha appoggiato Gianfranco Bettin.
Una campagna elettorale che sta per entrare nel vivo insomma.
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Indubbiamente è un bell'esperimento, che su base locale può anche funzionare e portarci a brillanti risultati, ma è assolutamente improponibile a livello nazionale (governo Prodi docet).
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