giovedì 28 gennaio 2010
Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria? Quando si ricorderanno di Malpensa?
Oggi, 28/1/2010, ho appreso dal telegiornale che il Consiglio dei Ministri si è riunito a Reggio Calabria per discutere della criminalità.
Non avrebbero potuto farlo a Roma per la stessa tematica?
Forse in vista delle regionali in Calabria fa comodo un pò di
pubblicità gratuita e un pò di propaganda in quella regione...
Dopo il Consiglio dei Ministri nella Napoli invasa dai rifiuti, oggi
tocca a Reggio Calabria.
Se non erro era stato promesso il secondo consiglio dei Ministri a Malpensa ma invece non si è fatto nulla. Si sono invece visti Franceschini e Bersani.
Il Governo di cui fa parte anche la lega si è dimenticato del nord per convenienza nel manifestare attenzioni verso il sud o per la vergogna della figuraccia riguardante la gestione della vicenda di Alitalia e Malpensa?
Devis Tonetto
lunedì 25 gennaio 2010
L'alptransit non è un miraggio: Si TAV
Nella vicina Svizzera si è potuto costruire il tunnel ferroviario più lungo al mondo. Gli abitanti della Val Leventina sono entusiasti di questo progetto che devierebbe il traffico pesante su gomma dall'autostrada che passa in quella valle alla rotaia, grazie a più interporti che permetterebbero il trasferimento della merce dai trattori stradali ai vagono ferroviari. Nella valle dove scorre il Ticino si respirerà quindi un aria migliore, grazie alla diminuzione dell'inquinamento dovuto alla riduzione di traffico e i cittadini di quella valle sanno di poter godere di questo beneficio negli anni a venire.
In Italia spesso le opere importanti per la viabilità sono ferme a causa di chi non vede più in là del proprio orticello. Così facendo si ha un maggiore inquinamento causato dal traffico e chi deve fare un viaggio ci impiegherà più tempo, aumentando costi e stress.
In Italia è di fondamentale importanza la realizzazione del corridoio nr 5 ed è necessario dialogare con le popolaziooni della val di Susa per far capire i benefici che ne potrebbero trarre con la realizzazione della nuova linea ferroviaria.
Sono con Bresso e Chiamparino.
sabato 23 gennaio 2010
Lega da sola alle amministrative? "Solo chiacchiere e distintivo"
http://www.youtube.com/watch?v=s556u2L2LsA&feature=related
Soltanto un paio di settimane fa, il segretario della Lega Candiani minacciava che la lega avesse la forza di andare alle elezioni da sola.
http://www3.varesenews.it/politica/articolo.php?id=160839
Allora perchè ha calato così in fretta le braghe e a Saronno, Somma Lombardo, Samarate, Laveno e in una settimana ha chiuso in fretta e furia accordi con il PDL? Forse il suo partito non è così forte come si auspicava? O invece un partito che da sempre si dice federalista decide le candidature dall'alto, ovvero per le comunali decide Varese e per le regionali la tanto vituperata Roma?
Mi è venuta in mente la famosa frase pronunciata dall'ottimo De Niro nel film "Gli intoccabili": "sei solo chiacchiere e distintivo"
Devis Tonetto
http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id_articolo=162178
Soltanto un paio di settimane fa, il segretario della Lega Candiani minacciava che la lega avesse la forza di andare alle elezioni da sola.
http://www3.varesenews.it/politica/articolo.php?id=160839
Allora perchè ha calato così in fretta le braghe e a Saronno, Somma Lombardo, Samarate, Laveno e in una settimana ha chiuso in fretta e furia accordi con il PDL? Forse il suo partito non è così forte come si auspicava? O invece un partito che da sempre si dice federalista decide le candidature dall'alto, ovvero per le comunali decide Varese e per le regionali la tanto vituperata Roma?
Mi è venuta in mente la famosa frase pronunciata dall'ottimo De Niro nel film "Gli intoccabili": "sei solo chiacchiere e distintivo"
Devis Tonetto
http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id_articolo=162178
venerdì 22 gennaio 2010
27 GENNAIO GIORNO DELLA MEMORIA
Il 27 gennaio si celebra l'anniversario della liberazione di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche nel 1945. Questo complesso del terrore cominciò a funzionare nell’autunno del 1941 e nel giugno dello stesso anno cominciò lo sterminio di massa. Secondo alcune fonti le vittime di Auschwitz sono state circa due milioni di cui il 90% ebrei. La liberazione fu uno degli aspetti più sconcertanti della storia dell’olocausto. I soldati trovarono oltre 7.000 persone in fin di vita per la fame, molte delle quali morirono nelle settimane successive sopraffatti dagli stenti. In molti ci chiediamo il perchè di questi orrori. La risposta ci viene in parte dal “Mein Kampf”. Hitler riteneva che la razza ariana fosse superiore alle altre e che in fondo alla gerarchia ci fosse l’ebreo che secondo il dittatore tedesco privava lo stato dei mezzi necessari e diffamava la storia. Si deve tener presente inoltre, che in quegli anni la nazione diventò un autentico “cemento sociale” e in tal contesto ideologico la “non identità nazionale degli ebrei” la disturbava profondamente.
Credere in una razza superiore è ridicolo e per questo non dobbiamo dimenticare gli orrori dell’olocausto testimoniati dalla storia.
Non si devono scordare 6.000.000 di vittime innocenti, ma queste cifre devono indurre a riflettere su dove può arrivare la follia umana e l’orrore dell’ideologia razzista.
Non dimentichiamo che anche l’Italia fascista si è resa complice di questa follia con le leggi razziali del 1938.
Non dimenticare è l’insegnamento che ci può dare la storia, affinche non si ripeta questo orrore.
Bonus vacanze
Il 20 gennaio è divenuto attuativo il decreto che stabilisce l'erogazione di fondi da destinare ai nuclei familiari economicamente più deboli ed è stata quindi avviata la procedura per l'erogazione dei contributi pubblici: è possibile usufruire del servizio "Buoni Vacanza".
Contributi pubblici per andare in ferie? Avete capito bene...
Questo sta forse a significare che anche con i miei soldi, lo Stato “aiuta” le famiglie ad andare in vacanza! Controllando la tabella che elenca i requisiti per poter accedere al servizio, mi casca l'occhio sull'ipotesi di una famiglia composta da due persone che nel 2008 ha percepito un reddito lordo da 0 a 15.000 euro (in questo caso il contributo statale sarebbe di euro 353,25). Ma vi pare che due persone che in un anno hanno visto entrare in casa, nell'ipotesi più rosea, 15.000 euro lordi, possa loro venire in mente di spendere soldi per le ferie?!
Nemmeno troppo tempo fa, le vacanze erano considerate facente parte del “superfluo”; mi fa rabbrividire che oggi vengano considerate necessarie.
Non sarebbe forse più utile stanziarli per le famiglie bisognose di generi alimentari?
Oppure per aiutare a trovar casa a molti giovani pieni di voglia di fare per costruirsi un futuro e che vengono invece scherniti dal Ministro che vuole diventare sindaco di una città importante senza esserne all'altezza?
Devis Tonetto
lunedì 18 gennaio 2010
Riduzione delle tasse: promessa impossibile da mantenere
Si sente parlare spesso di una riforma che porti a una riduzione della pressione fiscale a carico dei contribuenti.
Dal 2007 al 2009 il deficit è passato da 29 a 86 miliardi annui con i tassi sul debito pubblico ai minimi storici. Quindi lo Stato ha bisogno di 60 miliardi per tornare alla situazione lasciata dal centrosinistra e 20 miliardi per ogni punto di aumento dei tassi sui Bot.
Chi parla di ridurre le tasse fa solo promesse elettorali impossibili da mantenere. Questa è la politica degli annunci. Ogni tanto si annuncia di volere abbassare le imposte, sperando che gli elettori credano che sia così.
Ma la realtà è un altra e con i numeri non si scherza.
Devis Tonetto
venerdì 15 gennaio 2010
martedì 12 gennaio 2010
regionali e mandati
http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cara%20provincia/112609_il_caso_andreotti_e_il_blocco_del_pirellone/
Orma dai molti anni la Lombardia, regione più popolosa di Italia, è retta dallo stesso governatore che si candiderà per la quarta volta consecutiva. Lo trovo un paradosso. I sindaci di piccoli comuni, anche di poche centinaia di abitanti non possono presentarsi per più di due mandati consecutivi. Il presidente americano può essere eletto al massimo 2 volte, per un massimo di 8 anni!
È sicuramente il caso di rivedere qualcosa in questi meccanismi elettivi per il Presidente di una regione. Venti anni di Lombardia amministrata da un solo uomo mi sembrano sinceramente troppi. Senza entrare nel merito di come è stata amministrata... È arrivato il momento di cambiare.
Orma dai molti anni la Lombardia, regione più popolosa di Italia, è retta dallo stesso governatore che si candiderà per la quarta volta consecutiva. Lo trovo un paradosso. I sindaci di piccoli comuni, anche di poche centinaia di abitanti non possono presentarsi per più di due mandati consecutivi. Il presidente americano può essere eletto al massimo 2 volte, per un massimo di 8 anni!
È sicuramente il caso di rivedere qualcosa in questi meccanismi elettivi per il Presidente di una regione. Venti anni di Lombardia amministrata da un solo uomo mi sembrano sinceramente troppi. Senza entrare nel merito di come è stata amministrata... È arrivato il momento di cambiare.
lunedì 11 gennaio 2010
Lo scudo fiscale non mi va giù
Ho appreso che nella finanziaria è passata la proroga dello scudo fiscale.
Capisco che in tempo di crisi ogni sistema per "fare cassa" sia lecito ma mi trovo personalmete in disaccordo con questo sistema.
Perchè io, lavoratore dipendente, devo pagare le tasse sino all'ultimo centesimo e altri no? Perchè sul mio conto corrente devo pagare una ritenuta fiscale del 27% su quei pochi euro che mi danno di interesse, mentre questi capitali, proventi nella migliore delle ipotesi da evasione fiscale se non da altre faccende dovute al riciclaggio di denaro sporco (nell'ampia casistica magari qualche caso di eredità di capitali esteri ci può anche stare) che rientrano in anonimato devono pagare soltanto il 5% di ritenuta? Nella proroga si parla del 7%, capirai...
Preferirei altri sistemi per fare cassa, questo scudo fiscale non mi va giù...
DEVIS TONETTO
Capisco che in tempo di crisi ogni sistema per "fare cassa" sia lecito ma mi trovo personalmete in disaccordo con questo sistema.
Perchè io, lavoratore dipendente, devo pagare le tasse sino all'ultimo centesimo e altri no? Perchè sul mio conto corrente devo pagare una ritenuta fiscale del 27% su quei pochi euro che mi danno di interesse, mentre questi capitali, proventi nella migliore delle ipotesi da evasione fiscale se non da altre faccende dovute al riciclaggio di denaro sporco (nell'ampia casistica magari qualche caso di eredità di capitali esteri ci può anche stare) che rientrano in anonimato devono pagare soltanto il 5% di ritenuta? Nella proroga si parla del 7%, capirai...
Preferirei altri sistemi per fare cassa, questo scudo fiscale non mi va giù...
DEVIS TONETTO
Giovani e lavoro, quale futuro?
Giovani e lavoro, quale futuro?
Suppongo sia il sogno un po' di chiunque trasformare la propria passione in lavoro, è una fortuna che si va facendo oggigiorno sempre più rara e riservata a pochissimi privilegiati.
Mentre i sogni nel cassetto, grazie all'istruzione scolastica obbligatoria e al relativo benessere conquistato da un numero sempre maggiore di italiani, sono aumentati in modo esponenziale rispetto al passato, il mondo del lavoro per contro, ancorché ampliatosi e diversificatosi notevolmente rispetto a qualche decennio fa, non è tuttavia in grado di soddisfarne quantitativamente che una minima parte.
E oltretutto, per limitarmi soltanto ad alcune delle passioni più frequenti tra i giovani d'oggi, come sarebbe oggettivamente possibile trasformare la passione in un lavoro sicuro e adeguatamente remunerato delle pletore di giovani che affollano le facoltà di scienze della comunicazione e che desiderano fare i giornalisti ed entrare in qualche giornale, in un mondo della carta stampata da tempo saturo e in crisi, con conseguenti e ovvie difficoltà di trovarvi un posto qualsiasi, sia pure lavorando quasi gratis? E quanti film, spettacoli teatrali, trasmissioni televisive etc. occorrerebbe realizzare ogni anno, e con quali soldi, per consentire all'esercito di aspiranti attori e attrici, spesso senza la benché minima preparazione al riguardo, di coronare il loro sogno di entrare nell'agognato, e mitizzato, mondo dello spettacolo? Per non parlare poi delle moltitudini di giovani e belle ragazze la cui massima aspirazione è quello, com'è noto, di fare la velina: quanti programmi televisivi ci vorrebbero, infatti, per soddisfarle tutte?
Sarebbe perciò opportuno, a mio avviso, che molti giovani riflettessero molto più di quanto non accada oggigiorno prima di decidere quale strada intraprendere, accettando all'occorrenza di
ridimensionare o di accantonare definitivamente le proprie aspirazioni, riserbandole magari al proprio diletto personale nel privato, onde evitare, non solo una sgradita, gravosa e inevitabile disoccupazione, ma quel ch'è peggio, qualora non lo facessero, rimanere per tutta la vita prigionieri di un sogno, condannandosi da sè a una perenne insoddisfazione.
Devis Tonetto
Suppongo sia il sogno un po' di chiunque trasformare la propria passione in lavoro, è una fortuna che si va facendo oggigiorno sempre più rara e riservata a pochissimi privilegiati.
Mentre i sogni nel cassetto, grazie all'istruzione scolastica obbligatoria e al relativo benessere conquistato da un numero sempre maggiore di italiani, sono aumentati in modo esponenziale rispetto al passato, il mondo del lavoro per contro, ancorché ampliatosi e diversificatosi notevolmente rispetto a qualche decennio fa, non è tuttavia in grado di soddisfarne quantitativamente che una minima parte.
E oltretutto, per limitarmi soltanto ad alcune delle passioni più frequenti tra i giovani d'oggi, come sarebbe oggettivamente possibile trasformare la passione in un lavoro sicuro e adeguatamente remunerato delle pletore di giovani che affollano le facoltà di scienze della comunicazione e che desiderano fare i giornalisti ed entrare in qualche giornale, in un mondo della carta stampata da tempo saturo e in crisi, con conseguenti e ovvie difficoltà di trovarvi un posto qualsiasi, sia pure lavorando quasi gratis? E quanti film, spettacoli teatrali, trasmissioni televisive etc. occorrerebbe realizzare ogni anno, e con quali soldi, per consentire all'esercito di aspiranti attori e attrici, spesso senza la benché minima preparazione al riguardo, di coronare il loro sogno di entrare nell'agognato, e mitizzato, mondo dello spettacolo? Per non parlare poi delle moltitudini di giovani e belle ragazze la cui massima aspirazione è quello, com'è noto, di fare la velina: quanti programmi televisivi ci vorrebbero, infatti, per soddisfarle tutte?
Sarebbe perciò opportuno, a mio avviso, che molti giovani riflettessero molto più di quanto non accada oggigiorno prima di decidere quale strada intraprendere, accettando all'occorrenza di
ridimensionare o di accantonare definitivamente le proprie aspirazioni, riserbandole magari al proprio diletto personale nel privato, onde evitare, non solo una sgradita, gravosa e inevitabile disoccupazione, ma quel ch'è peggio, qualora non lo facessero, rimanere per tutta la vita prigionieri di un sogno, condannandosi da sè a una perenne insoddisfazione.
Devis Tonetto
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