Dice il premier: “Non c’è stata nessuna concussione, non c’è stata nessuna induzione alla prostituzione, meno che meno di minorenni. Non c’è stato nulla di cui mi debba vergognare. C’è solo un attacco gravissimo di alcuni pubblici ministeri che hanno calpestato le leggi a fini politici con grande risonanza mediatica”.
Berlusconi non deve vergognarsi soltanto del disonore con cui ha travolto il Paese e del discredito che oggi insudicia la presidenza del Consiglio. Il 28 maggio del 2009, a un mese dall’inizio dell’affaire Noemi, disse: “Giuro sulla testa dei miei figli di non aver mai avuto relazioni “piccanti” con minorenni. Se mentissi, mi dimetterei immediatamente”. Berlusconi deve vergognarsi per aver mentito al Paese. Deve vergognarsi per non essersi ancora dimesso.
venerdì 21 gennaio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento