giovedì 23 giugno 2011
Aumenti sui consumi e delle imposte sui ceti medi
Ho appreso dell'ipotesi di aumentare l'IVA al 21%. Trovo patetico che in tempo di forte crisi economica, il nostro Esecutivo pensi di aumentare la tassa sui consumi. Non credo si debbano scomodare i vari pensatori economici nel capire che in questo contesto economico i consumi andrebbero incentivati per far ripartire l'economia e non invece tassati. Questo lo capirebbe anche un ragazzino delle elementari con il proprio testo di educazione civica (ammesso che esista ancora) e mi stupisce che gli pseudo-economisti che prendono lauti compensi dai contribuenti italiani non riescano a comprenderelo.
Per quanto riguarda le tre aliquote IRPEF, i redditi che vanno dai 15.001 ai 28.001 € (credo i 2/3 della popolazione italiana siano in questa fascia di reddito) vedranno aumentata l'aliquota dal 27% al 30%, mentre i redditi fino a 55.000 € vedranno una riduzione di ben 8 punti percentuali.
Per la fascia di reddito più alta, oltre che il beneficio del taglio di IRPEF del 8% sino a 55.000 € avranno lo sconto di un ulteriore 1% sul reddito eccedente i 55.000 €.
Davanti ai dati è palese che vengono colpiti i consumi con l'aumento dell'IVA e la massa dei contribuenti con l'aumento dell'aliquota intermedia. La casta ne uscirà ancora una volta premiata.
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