martedì 9 novembre 2010
Alluvione in Veneto e menefreghismo
Alluvione in veneto: agricoltori, imprenditori, artigiani e commerciati hanno perso tutto e sanno che per salvarsi devono rimettersi subito in attività.
E' evidente che da soli non possono farcela e che lo stato e la regione devono immediatamente erogare i fondi necessari per la ripresa delle loro attività Altrimenti accadrà loro come ai colleghi Abruzzesi terremotati, lasciati soli, con la conseguenza di migliaia di posti di lavoro persi irrimediabilmente. L'Aquila abbandonata sotto le macerie. Dopo le new town e le cattedrali nel deserto non si èvisto più nulla. I Veneti si sono resi conto che in disastri di questa portata la volontà e il sacrificio dei singoli e della comunità non bastano. Si sono scoperti vulnerabili come quelle regioni che solitamente disprezzano.
Napolitano è stato chiarissimo in un senso: basta con le "new town".
Ulteriore trauma la scoperta della indifferenza di quel Bossi e quel Berlusconi che il Veneto, come la Sicilia, hanno fortemente contribuito ad insediare al governo del paese.
Spero per i Veneti che le promesse fatte loro non siano tal quale quelle che questo governo fece all'Aquila. O come il miracolo della spazzatura della Campania.
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